Conosco Mattia oramai da molti anni. Conoscere una persona influenza l'idea che hai nel ritrarlo. E l'idea che avevo in mente era ben definita. Avevo in mente ogni foto, una dietro l'altra. Le luci ed il mood erano già pianificati, un po' sul mio solito foglio Excel, un po' nella mia testa. Ma un evento ha cambiato d'improvviso il prosequio dello shooting...

Avevo con me la mia Sony A7II e la maggiorparte delle mie fidate ottiche: lo zuiko 24 2.8 (non avevo ancora il Leitz), gli immancabili Leitz 35,50,90 f2 Summicron e 135 Elmarit, i takumar 50 1.4 e l'incredibile 85 1.8.

Come luci uno Yognuo 600 a led e una freddissima lampada da esterno che volevo utilzzare come luce posteriore.

Avevo portato anche un treppiede. Arrivati in casa di Mattia mi accorsi con disappunto di averlo lasciato in macchina. Dopo qualche attimo di indecisione, ho deciso di tornare indietro alla macchina a prenderlo!

Per fortuna Mattia è una persona paziente, il piccolo ritardo non avrebbe compromesso la sessione, e il treppiede era assolutamente indispensabile!

Avevo in mente, per cominciare, di fare qualche foto in bianco e nero. La mia prima scelta è andata quindi sul Takumar 50 1.4 SMC, che non so perchè, ma nelle conversioni in B/N rende in maniera speciale...almeno per me!

Mattia, essendo pianista ed essendo a casa sua, ha deciso che la sessione sarebbe stata accompagnata dalle musiche di Tori Amos...ecco che parte Cornflake Girl...ed ecco che parte lo shooting...

Arriva il momento di dare spazio alle foto che avevo pianificato di fare, era il momento della scala!

La mia intenzione era di sfocare molto di più le mani, ma questo è il massimo che sono riuscito a fare.

Non è stato per nulla facile focheggiare manualmente sopra alla scala a bracce tese sopra il pianoforte...che diavolo mi è venuto in mente? :-)

Ma ecco che una chiamata al cellulare interrompe lo shooting, è evidente che la telefonata era attesa, e le emozioni in gioco sono forti...

Sembra proprio che l'amore sia entrato prepotentemente all'interno dello shooting, da questo momento in poi il mood intimistico lascia spazio a ben altri motivi...

Un tentativo mal riuscito di rientrare negli schemi prestabiliti...

ma oramai la storia da raccontare era un'altra...

Non avete notato nulla?

Il takumar 50 1.4 è rimasto attaccato per tutta la sessione, mai cambiata ottica!

Pur essendo un'ottica del 1977 mi sembra che abbia ancora qualcosa da dire.

E il treppiede? Mai tirato fuori dalla custodia!